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Troppi rimproveri non fanno bene alla salute emotiva dei cani. E’ quanto dimostrato dai ricercatori dell’Università di Porto e pubblicato sul portale scientifico “bioRxive”.

Secondo lo studio, il migliore amico dell’uomo non ama essere sgridato, in particolar modo quando il tono della voce diventa troppo alto e aggressivo. Ciò provocherebbe uno stato di stress e pessimismo duraturo.

Test

La ricerca, “prove dell’effetto negativo di metodi avversi sul benessere dei cani” ha messo a confronto due tipologie di addestramento: una basata su punizioni e rimproveri frequenti, l’altra con atteggiamenti più positivi. Dai filmanti è emerso che il primo gruppo presentava evidenti segnali di stress: frequente leccamento delle labbra e sbadiglio. Al contrario, i cani che ricevano più ricompense erano più rilassati. Un dato che è stato confermato anche dalla misurazione dei livelli di cortisolo nella saliva.

Risultati

E’ il primo studio empirico a studiare sistematicamente gli effetti a breve e lungo termine dei metodi di addestramento basati sulla ricompensa e sull’avversione sul benessere dei cani da compagnia. Complessivamente, i risultati hanno mostrato che i cani addestrati con metodi basati sull’avversione mostravano indicatori più bassi di benessere a breve e lungo termine rispetto a quelli addestrati usando metodi basati sulla ricompensa. Inoltre, abbiamo scoperto che maggiore è la frequenza degli stimoli avversi utilizzati in allenamento, maggiore è anche l’impatto sul benessere a breve e lungo termine dei cani.

Secondo una altro studio svedese, i proprietari che sperimentano stress e ansia possono trasmetterlo ai loro cagnolini.

I risultati hanno mostrato una correlazione significativa tra i livelli di cortisolo umano e del cane nel corso dell’anno.

In 57 dei cani in estate e 55 in inverno, i livelli di cortisolo corrispondevano a quelli dei loro proprietari. Ciò significa che per questi cani i loro livelli di cortisolo aumentavano e diminuivano all’unisono con quelli del loro proprietario.